La collina che scaliamo – Amanda Gorman (traduzione di Alessandra Avanzini)

La collina che scaliamo

Amanda Gorman

(traduzione di Alessandra Avanzini)

 

 

 

 

 

Quando arriva il giorno,

ci chiediamo

dove possiamo trovare la luce

in questa ombra senza fine?

La perdita che ci portiamo dentro,

un mare che dobbiamo attraversare,

abbiamo sfidato il nemico a viso aperto

abbiamo imparato che la calma non è sempre pace

e che le norme e le nozioni 

di cosa è

non sempre coincidono

con ciò che dovrebbe

Eppure è arrivata la nostra alba

Prima che potessimo saperlo

In qualche modo ce la faremo

In qualche modo abbiamo attraversato la tempesta

E siamo stati testimoni

Di una nazione che non è spezzata

Ma semplicemente

È ancora incompleta

E siamo qui, in questo paese in un momento

in cui una esile ragazza di colore

di antenati schiavi e cresciuta da una madre, sola,

può sognare di diventare presidente

e trovarsi a recitare per uno

eppure sì, non siamo completi

non siamo puri

ma questo non significa che stiamo lottando

per costruire un’unione che sarà perfetta

noi stiamo lottando

per forgiare una unità che abbia uno scopo

quello di comporre un paese

capace di prendersi cura di tutte le culture, 

di tutti i colori

di tutti i caratteri

e della condizione di ogni essere umano

e così alziamo i nostri sguardi 

non verso ciò che si intromette tra noi

ma verso ciò che sta davanti a noi

chiudiamo ciò che ci divide

perché noi sappiamo che

per poter mettere davanti a tutto il nostro futuro

dobbiamo mettere da parte le differenze tra di noi

dobbiamo abbassare le nostre armi

così che possiamo alzare le nostre braccia

l’uno verso l’altro

perché non vogliamo il dolore per nessuno

ma l’armonia per tutti

Lasciamo che sia il globo, se nessun altro, a dire che è vero

Che anche quando abbiamo sofferto, siamo cresciuti

Che anche quando eravamo feriti, abbiamo sperato

Che anche quando eravamo stanchi, abbiamo provato

Che saremo sempre uniti, stretti, vittoriosi

Non perché non saremo mai più sconfitti

Ma perché non coltiveremo mai più divisione tra noi

Le scritture ci dicono 

che ognuno di noi sarà un giorno seduto sotto 

la propria vite e sotto il proprio fico

e nessuno ci farà paura

Se vogliamo essere

all’altezza dei tempi

Allora la vittoria non è nella spada

Ma nei ponti che abbiamo costruito

La promessa che abbiamo fatto crescere

La collina che abbiamo saputo salire

Se solo ne abbiamo il coraggio

Perché essere Americani

È più di un semplice orgoglio che abbiamo ereditato,

è il passato in cui abbiamo camminato

e il modo in cui ora lo sappiamo aggiustare

Abbiamo visto una forza che devasterebbe la nostra nazione

Frammentandola

Piuttosto che condividerla

Che distruggerebbe il nostro paese nel ritardare la democrazia

questo sforzo stava quasi arrivando a realizzarsi

Ma se la democrazia può essere periodicamente 

Ostacolata, ritardata

Essa non può in alcun modo essere

sconfitta per sempre

In questa verità in questa fede noi crediamo

Perché mentre i nostri occhi

Sono puntati al futuro

La storia

Ha i suoi occhi su di noi

Questa è l’era della giusta redenzione

E abbiamo paura di questo inizio

Non ci sentivamo preparati a essere gli eredi

Di un tale terrificante momento

Ma dentro di noi abbiamo trovato il potere

Di firmare un nuovo capitolo

Di offrire speranza e gioia a noi stessi

Così mentre ancora una volta ci chiediamo

Come riusciremo a prevalere sulla catastrofe?

Affermiamo con forza

Come potrà mai essere possibile che la catastrofe prevalga su di noi

Noi non marceremo indietro

Verso ciò che è stato

Ma cammineremo in avanti

Verso ciò che sarà

Un paese che è ferito ma intero,

benevolo ma coraggioso,

fiero e libero

noi non saremo presi in giro

o interrotti dall’intimidazione

perché sappiamo

che la nostra inattività e inerzia

sarà l’eredità delle future generazioni

che i nostri errori saranno i loro fardelli

ma una cosa è certa

se mescoliamo il perdono con il potere

e il potere con la giustizia

allora l’amore sarà la nostra eredità

e cambierà i diritti di nascita dei nostri bambini

Allora ci lasceremo alle spalle un paese 

Migliore di quello che ci siamo trovati tra le mani

Con ogni respiro che accompagna il battito del mio petto dorato

Ci risolleveremo da questo mondo ferito

E lo trasformeremo in uno migliore

Ci rialzeremo dalle colline dorate dell’ovest

Ci rialzeremo dal nord est battuto dal vento

Il luogo da cui i nostri antenati hanno per primi

Dato vita alla rivoluzione

Ci rialzeremo dalle città dei laghi degli stati del centro-ovest

Ci rialzeremo dal sud bruciato dal sole

Sapremo ricostruire, riconciliarci e superare questo momento

Da ogni delizioso angolo conosciuto di questa nazione e 

Ogni angolo chiamato il nostro paese

La nostra gente bella e differente saprà emergere

Più volte ferita eppure bellissima

Quando arriverà il giorno cammineremo fuori dall’ombra

col cuore in fiamme e senza paura

la nuova alba splenderà e saremo noi a liberarla

perché c’è sempre luce

se solo siamo coraggiosi abbastanza

da saperla vedere

se solo siamo coraggiosi abbastanza

da saper essere, noi stessi, quella luce